La terapia mediante apparecchi dentali avanzatori mandibolari (Mandibular Advancement Device, MAD nella loro dizione anglofona) è un trattamento per il russamento e apnea ostruttiva del sonno. Consiste nell’indossare un apparecchio orale rimovibile, espressamente congegnato per essere usato durante il sonno. Il dispositivo è lontanamente simile a un paradenti sportivo o a un apparecchio ortodontico.
Questo strumento, portando e trattenendo la mandibola in avanti, evita che la lingua (che è fermamente ancorata alla mandibola) possa, nel sonno (a causa del rilassamento muscolare e della posizione sdraiata), chiudere la via aerea appoggiandosi alla parete posteriore della faringe (della gola). Deve essere confezionata su misura come un apparecchio orale e và finemente regolata per riuscire efficace. I dispositivi da banco, ovvero che sono prefabbricati e disponibili in farmacie e parafarmacie NON si sono dimostrati efficaci come opzione di trattamento in numerosi test clinici effettuati su di essi.
Durante l’iter diagnostico che ci dirà se siamo affetti da apnea ostruttiva del sonno, costituito da visita Prenumologica e OtoRinoLaringoiatrica, l’otorino svolgerà il cosiddetto Test di Muller, che viene rigorosamente osservato in rinoendoscopia (visita endoscopica del nostro naso e delle prime vie aeree). Se positivo, allora potremo beneficiare dell’ausilio di un avanzatore mandibolare per guarire o migliorare la nostra OSAS. Esiste la possibilità di eseguire questo test durante una endoscopia del sonno (sleep endoscopy, nella dizione anglosassone), ma richiede un’Otorino che ne sia pratico e si esegue in narcosi (con l’anestesista), ovvero in anestesia generale. Questa modalità parrebbe essere quella che meglio riproduce le condizioni che avvengono durante il sonno, purtuttavia costringe ad una procedura costosa ed indaginosa (anestesia generale), e la si riserva ai casi risultati dubbi con la procedura da svegli.
Quest’ultima è rapida e confortevole. E’ in ogni caso indispensabile che si tratti di videoendoscopia, con refertazione fotografica e/o video, per poterla confrontare con un identico esame eseguito mentre vestiamo l’avanzatore, che ne testimoni l’efficacia nel mantenere aperta la via aerea. Il Pneumologo o l’Otorino stesso debbono comunque refertare per via polisonnografica la presenza ed il livello di gravità della malattia. Ad oggi, le apnee di grado lieve sino a moderato possono essere curate col solo avanzatore. Per le gravissime il trattamento efficace rimane quello mediante strumenti CPAP.
Tuttavia quest’ultimo riconosce casi in cui le persone ne sono assolutamente intolleranti, per cui l’apparecchio orale, perché più maneggevole e meno invasivo, risulta spesso meglio tollerato ed accettato. Ci sono una varietà di apparecchi orali che possono trattare l’apnea ostruttiva del sonno. Ogni dispositivo può essere diverso in apparenza. E’ comunque indispensabile che vengano seguiti dall’odontoiatra nel tempo per mantere la propria efficacia, e che venga effettuata una polisonnografia semestrale a questo scopo.
E’ molto importante anche perché sia i muscoli masticatori che i denti debbono essere controllati ed in salute, così come anche l’articolazione della mandibola. In caso contrario la terapia và rimodulata, o sospesa. I portatori di dentiera non possono utilizzare questi dispositivi. Esistono anche dei dispositivi atti semplicemente a trattenere la lingua, ma non si possono catalogare tra gli avanzatori mandibolari, e la loro utilità va ristretta a casi selezionati.
Fonte: Dr. Filippo Martone (Referente Associazione Apnoici Italiani Onlus, per la Regione Emilia Romagna)